Rimedi Fitoterapici Sigillum
Attenzione: A causa di leggi messe in atto nel 2014 all’evidente scopo di boicottare la produzione e l’utilizzo dei prodotti omeopatici e naturali, i rimedi Sigillum non sono più in commercio!
INTRODUZIONE
La filosofia, prima, e la scienza, dopo, hanno cercato di creare delle categorie in grado di descrivere il soggetto uomo.
Corporis, Animus e Spiritus è stata, a lungo tempo, la suddivisione alla quale hanno fatto riferimento un gran numero di studiosi.
All’inizio del diciannovesimo secolo, con l’arrivo in occidente di modelli descrittivi orientali, questa suddivisione è stata ampliata da gruppi di studio filosofici ed esoterici come i Teosofi.
Comunque sia ogni scuola di pensiero segue determinati valori per spiegare le proprie categorie. Quindi tutti gli studi sono alla stesso tempo corretti e degni di interesse ma anche errati perché limitati delle capacità sensoriali dell’uomo stesso.
Proviamo ad immaginare come l’uomo ha tentato di studiare e a descrivere se stesso.
L’uomo primitivo, come tutti noi durante la nostra prima infanzia, prende coscienza di se stesso e del mondo che lo circonda grazie al proprio corpo fisico che è lo strumento più importante per fare esperienza. E si rende anche conto che il corpo fisico per poter agire ha bisogno di essere pieno di energia pertanto percepisce che dentro di se c’è una forza detta vitale o energetica o eterica che permette agli esseri viventi di distinguersi dalla materia inerte.
Ben presto, nel corso delle sue esperienze vitali, l’uomo impara innanzitutto che ognuna di queste esperienze ha con sé una sorta di “colorazione” che la caratterizza e cioè ogni esperienza vitale è legata ad emozioni come paura, rabbia, tristezza, o gioia, soddisfazione, felicità ecc. Non solo, le emozioni sono sì una conseguenza delle esperienze ma sono anche una forza (come quella vitale) che lo guida a scegliere o a fuggire determinate situazioni e quindi comprende che le emozioni (forza astrale) possono condizionare la sua vita perché energia ed emozioni sono strettamente interconnesse tra loro.
Nel rilevare ed analizzare tutto ciò, l’uomo impara ad esprimere pensieri e a formulare concetti i quali anch’essi sono spesso condizionati e contaminati dalle emozioni o dai desideri ma ne possono anche essere privi: l’uomo può ragionare e nel suo raziocinio percepire una forza diversa che lo guida: la mente.
Non basta ancora, la mente non può appagare con i suoi pensieri ed i suoi ragionamenti tutti i bisogni esistenziali dell’uomo il quale impara ad attivare in sé, anche se brevemente, stati psichici fuori dallo spazio-tempo nel quale vive quotidianamente. Queste “uscite” in effetti sono prese di contatto con il nucleo profondo del sé, detto coscienza o anima, e che l’uomo percepisce come pace interiore, amore incondizionato, essenza.
Detto questo pensiamo che l’uomo sia, per così dire, suddivisibile in tante parti quante sono le forze con le quali può interagire dentro di sé.
Siamo pertanto dotati di un corpo fisico animato dalla forza vitale o eterica e da una psiche nella quale sussistono le emozioni (forza astrale), i pensieri (forza mentale), per arrivare infine al nucleo profondo del sé, l’Essenza (forza animica, spirito)
Nella simbologia classica queste forze sono state rappresentate da quattro cavalli guidati da un auriga come è ben visibile sulla porta di Brandeburgo a Berlino o sull’altare della Patria a Roma
Questi quattro cavalli rappresentano anche i quattro elementi che costituiscono la creazione:
TERRA, ACQUA, ARIA, FUOCO.
La terra raffigura il corpo fisico,
l’acqua simboleggia la psiche nel suo aspetto più emozionale e pertanto più inconscio;
mentre l’aria è la psiche nel suo aspetto più raziocinante che è stato chiamato mentale,
infine il fuoco è lo spirito.
I quattro cavalli prendono forma, colore, potere solo se sono armonizzati tra loro e diretti insieme dall’auriga che rappresenterebbe il c.d. 5° elemento o meglio l’uomo nuovo, evoluto, la quintessenza alchemica che ha integrato in se tutte le forze che lo costituiscono e le ha armonizzate senza sopprimerne alcuna (p. es. le parte emozionale) o ipertrofizzandone un’altra (p.es. il mentale).
La stella a 5 punte, a cui si rifà l’uomo di Leonardo, rappresenta pertanto l’uomo perfetto mentre la stella a sei punte, il c.d. Sigillo di Salomone, rappresenta l’incontro tra il cielo e la terra, tra Dio e l’uomo.
Ne deriva di conseguenza che la malattia incomincia nell’uomo già nel momento in cui una delle sue parti, una forza, un… cavallo, non è armonizzata con le altre.
Pertanto noi sappiamo che una patologia può avere origine sia nel corpo fisico che nel corpo emozionale o mentale o/e anche nel corpo spirituale.
Ogni terapeuta olistico sa quindi che una vera guarigione avviene soltanto con una terapia a tutto campo cioè con una terapia che è in grado di lavorare su tutti gli aspetti della vita. Pertanto, oltre alla ricetta farmacologica, prescriverà la dieta più appropriata per quel paziente, correggerà gli stili di vita deleteri e stimolerà in lui quelle risorse psichiche atte a superare i conflitti quotidiani e personali.
LE PARTI COSTITUENTI L’UOMO
FORZA VITALE O CORPO ETERICO
Questa forza altro non è che un campo elettromagnetico che scorre intorno e dentro il corpo fisico con la funzione di mantenere attiva ogni funzione vitale organica e cellulare. È stato studiato a lungo dalla medicina cinese che lo descrive formato da meridiani e punti cutanei sui quali agisce per ristabilire la salute ad un fisico malato (agopuntura).
Questo campo elettromagnetico va inteso come una sorta di progetto intorno al quale le cellule si strutturano per formare il corpo fisico.
FORZA PSICO-EMOZIONALE O CORPO ASTRALE
Ogni uomo è strettamente a contatto con il proprio mondo emozionale.
Una emozione, fintanto che è una emozione, altro non è che l’effetto sul piano psichico delle percezioni dei nostri sensi. Una emozione diventa una patologia quando, anziché dissolversi subito dopo essersi formata, si auto-mantiene finché il cervello, incapace di contenerla, la scarica in un organo nel quale provoca un ingolfamento dell’energia vitale.
Come è stato descritto nella dispensa sui Matricis (alla quale si rimanda), le emozioni che non riescono a fluire sono quelle trattenute a causa delle c.d. CREDENZE NEGATIVE che si formano in funzione delle esperienze vissute e del “modello di mondo” di ogni uomo.
Quest’ultimo è il riflesso di tutte quelle NECESSITÀ DI BASE che non sono state appagate durante la prima infanzia.
Da ciò un individuo, che vive soprattutto a livello emozionale, costruirà la sua vita in funzione di ottenere soddisfazione per le sue ferite e nel far questo confonderà le sue necessità di base inappagate con i suoi sentimenti stabilendo LEGAMI PERVERSI con il mondo circostante.
FORZA RAZIOCINANTE O CORPO MENTALE
Che cos’è il mentale?
È la capacità di formulare pensieri?
È la capacità raziocinante, analitica della realtà?
È il sistema neurologico?
Il mentale è tutte queste cose ed oltre.
Quando una persona ha immotivatamente paura per qualche cosa, per esempio ha paura di volare, o si è arrabbiato per una banalità, le si dice: ” cerca di ragionare ” che è come dire: esci dalla tua emozione e entra nel mentale (ragione).
Da ciò noi deduciamo che il mentale è ad una piano evolutivo superiore di quello emozionale perché ti aiuta a non essere in balia delle tue emozioni. Per quanto una emozione sia forte e totalizzante la psiche di una persona, all’interno di questa psiche c’è una forza, il mentale, che è in grado di ” imbrigliare ” l’emozione e permettere a questa di non identificarsi più con il sé della persona stessa.
Un individuo che ha sviluppato molto la sua forza mentale non confonderà mai se stesso con una sua emozione. Quando io mi identifico con la mia emozione io divento l’emozione stessa e perciò non sono più il signor Roberto o il signor Andrea ma solo il signor rabbia e il signor paura ecc.
Grazie al mentale noi prendiamo le distanze dalle emozioni, come dal corpo fisico, dandogli una giusta collocazione all’interno del nostro tutto.
In medicina cinese il mentale è detto SHEN e questo comprende: ragione, personalità e coscienza.
Per noi la coscienza appartiene ad un piano superiore perché al livello di coscienza, di consapevolezza, l’uomo trova l’unità in sé, mentre nel mentale l’uomo è ancora ” scisso “.
È scisso dalle mille ” voci ” che rappresentano la sua personalità, è scisso nei mille comportamenti che rappresentano il suo carattere ed infine è scisso, anatomicamente parlando, nei due cervelli: emisfero destro ed emisfero sinistro.
A livello emozionale siamo frammentati dalle decine di emozioni e sentimenti che continuamente colorano la nostra vita.
A livello mentale questa frammentazione prende corpo intorno ai due cervelli infatti delle mille voci che formano il carattere e la personalità, dei mille pensieri e ragionamenti che vengono formulati in un secondo e delle mille informazioni elettroniche che giungono dalla periferia e che alla periferia vanno partendo dal cervello in un millesimo secondo, di tutte queste voci … noi possiamo fare due grandi gruppi:
Il gruppo formato dalle voci, pensieri, ragionamenti, informazione elettriche di tipo è yin
Il gruppo formato dalle voci, pensieri, ragionamenti, informazioni elettriche di tipo yang
Yin sta per polarità negativa, energia in potenza, nascosta, femminile.
Yang sta per polarità positiva, energia manifesta, maschile.
In effetti noi possiamo dire che ogni istante della nostra vita manifesta sé stesso come una carica magnetica positiva o negativa, yin o yang.
Ma mentre sul piano fisico, energetico, ed anche emozionale, positivo e negativo hanno una connotazione semplicemente elettromagnetica, a livello mentale, grazie alle capacità raziocinanti di
formulare pensieri e quindi alla capacità di esprimere giudizi, ogni elemento è yin o yang anche sul piano etico e quindi è anche:
- giusto o sbagliato
- buono o cattivo
Il mentale da perciò una connotazione ” morale ” alla attività umana e psichica.
Pensiamo al nostro cervello diviso in due emisferi e proviamo ad immaginare, come avviene nei cartoons disneyani, che ogni uomo, a causa della sua psiche ” doppia “, abbia dentro di sé un
“angioletto” ed un “diavoletto”.
Cioè ogni cervello è in grado di selezionare le mille voci che giungono dalla propria psiche e di catalogarle inserendolo in uno di questi due gruppi.
Quali sono i pensieri angioletto ed i pensieri diavoletto?
Non è facile saperlo in quanto ogni azione, ogni pensiero, ogni comportamento ha naturalmente in sé entrambe le polarità. Quindi fare o dire o pensare una determinata cosa può essere sia un bene che un male e ciò dipende soprattutto in quale spazio-tempo è inserito un certo fatto (contesto).
Non solo, qui siamo nel mentale ed il mentale troverà sempre mille ragioni ragionevoli per dimostrarci il buono o il cattivo di una determinata situazione.
Quindi la ragione non può dirci la verità sul bene o sul male perché valuta il tutto dal punto di vista del cervello dominante.
Tradizionalmente la parte di noi in cui esiste una obiettività in fatto di buono o cattivo è detta COSCIENZA la quale trova il suo alloggiamento ad un livello superiore del mentale perché in essa non esiste più la dicotomia presente nei due cervelli.
È in questo che l’anima, la consapevolezza, differisce dalla ragione.
La ragione è in uno stato duale, divisa, scissa nella sua contraddizione di fondo. Per comprendere meglio questo concetto provate ad immaginare i due emisferi non uniti dal corpo calloso ma come il residuo di un unico cervello che si è separato e del quale il corpo calloso ne rappresenta la contrazione, il residuo di una unicità perduta.
La consapevolezza invece fiorisce in noi solo quando si va oltre la divisione, oltre la schizofrenia cerebrale.
Consapevolezza, coscienza, anima sono quindi sinonimo di UNITÀ!
Ora essendo la consapevolezza nell’uno ed essendo questa ad un livello superiore del mentale, possiamo affermare con sicurezza che è eticamente negativo tutto ciò che ci allontana dall’unità, ciò che separa, divide (diavolo in effetti deriva dal termine diaballo) mentre è eticamente positivo tutto ciò che ci rende uno.
A livello di consapevolezza, anima, io non mi identificano più con una emozione e non mi identifico nemmeno come un pensiero (ego): io mi identificano nel mio sé (essenza)!
L’assenza di me è ciò che permette di tenere uniti tutti i pezzi del mio corpo fisico, emozionale, mentale, è ciò che accorda le esperienze fisiche, psichiche e mentali tra loro e poi trascendendole le identifica con l’uno.
L’esperienza dell’unità in sé, e quindi della propria essenza – consapevolezza, si può ottenere in meditazione quando riusciamo a far tacere i due cervelli e apriamo la strada verso il livello superiore:
il sé.
Per meditazione si intende la capacità di rallentare l’attività cerebrale in quanto questa è inversamente proporzionale all’attività animica.
Quindi come il mentale può controllare l’emozione così l’anima ha bisogno di rallentare il mentale per esprimere se stessa.
ANATOMIA DELLA MENTE
Vediamo ora da cosa è costituito il mentale.
A questo livello noi troviamo innanzitutto la c.d. PERSONALITÀ cioè l’organizzazione dinamica e distintiva che caratterizza il comportamento di una persona nelle diverse situazioni della propria vita.
Per Freud la personalità è formata dall’ES (istinti e pulsioni), dall’IO (parte cosciente che interagisce con la realtà) e SUPER-IO (una sorta di direttore che si attiene a regole assolute)
La cosa importante è che per gli studiosi del settore, la personalità è formata da fattori ereditari ed ambientali. Da un lato quindi le esperienze di vita sono fondamentali, dall’altro ci sono i fattori ereditari.
Cosa intendiamo per questi? Che un figlio di genitori introversi avrà una personalità introversa?
Sicuramente la personalità è segnata dalle c.d. Necessità di base (vedi dispensa sui Matricis) e si sa che le personalità genitoriali trasmettono le stesse “ferite” delle quali sono costituite ma noi crediamo che i fattori ereditari sono anche determinati da ciò che in oriente viene chiamato Karma.
Cioè ogni personalità è strettamente legata a ciò che deve “imparare” nel suo ciclo vitale e quindi è costituita in funzione di ciò che è venuta ad apprendere.
Inoltre Karma vuol dire “azione” e quindi le azioni di ieri diventano l’eredità per la personalità di domani.
Al mentale appartiene anche il CARATTERE che altro non è che la cristallizzazione di tutti i comportamenti difensivi messi in atto dalla personalità per interagire con l’ambiente. Anche il carattere pertanto si costituisce sulle esperienze ma soprattutto sull’emozioni negative che queste hanno scatenato in lui.
La più interessante trattazione sul carattere non deriva dalla psicologia classica (vedi W. Reich – analisi del carattere e Jung – tipi psicologici) ma dalla tradizione cristiano-ortodossa ed è raccolta in un sistema chiamato ENNEAGRAMMA (v. avanti)
Sia nella personalità che nel carattere possiamo evidenziare quell’aspetto duale tipico del mentale.
Yin – Yang,
femminile – maschile
bene – male
padre – madre.
Questi dovranno, prima o poi, fondersi insieme.
E grazie a questa fusione tra ISTINTO (madre) e RAGIONE (padre) scaturirà l’INTUIZIONE che rappresenta l’espressione della coscienza e quindi una porta aperta verso l’anima ovvero la propria essenza.
Quando un individuo non si identificherà più nella fragilità emozionale (aspetto negativo del femminile) o nella rigidità mentale (aspetto negativo del maschile) ma, ascoltando la propria coscienza riuscirà ad identificarsi con la propria essenza, ritroverà l’unità in sé.
E lo spiritus?
Al di là di tutte le considerazioni metafisiche, lo Spirito è ciò che permette di sperimentare non solo l’unità in sé ma l’unità con tutto il creato: Omnia ab uno et in unum omnia!
AZIONE DEI RIMEDI SIGILLUM
AZIONE COMUNE A TUTTI I RIMEDI
- azione antibiotica
- stimolazione del sistema immunitario
- riequilibrio PNEI
- azione antiossidante diretta sulla eliminazione dei radicali liberi
- azione anti-degenerativa
- mantenimento dell’integrità strutturale del DNA con:
- ottimizzazione delle funzioni vitali cellulari anche in età avanzata (sono prodotti anti-invecchiamento)
- aumentata capacità di captazione delle energie vitali cosmiche
- eliminazione dei danni da tossine chimiche e virali
- amplificano la sensibilità propriocettiva attivando il c.d. 6° senso e l’intuizione
- aumentano le capacità intellettive
- difendono il soggetto dai condizionamenti culturali, sociali, mediatici ecc.
- sollecitano la ricerca interiore (identità)
- sollecitano la ricerca spirituale (missione)
SIGILLUM 1
- ha una azione innanzitutto sul sistema cardiocircolatorio:
- a livello cardiaco migliora la contrattilità del muscolo quando tende verso l’insufficienza e regolarizza il battito negli individui con extrasistolia soprattutto di origine emozionale.
- A livello circolatorio ha una azione di pulizia del sangue regolarizzando i tassi di colesterolo, trigliceridi ecc.
- a livello endocrino presenta una azione a livello gonadico riequilibrando l’ipersessualità
- ottimo in osteopatia perché facilita il riequilibrio tra i rapporti fra le ossa craniche
- a livello psichico:
- fa fluire il negativo ed emergere il positivo
- stimola la memoria e facilita i ricordi
- aumenta la capacità di vedere sia sul piano fisico che metafisico (III occhio)
- cura l’ ENNEATIPO 1
SIGILLUM 2
- a livello fisico la sua aziona principale si esplica con una azione antibiotica elettiva sull’apparato respiratorio pertanto le sue indicazioni sono: sinusite, bronchite, ecc.
- è un tonico del S.N.C. con una azione antidepressiva
- a livello psichico aiuta ad eliminare il conflitto tra le parti dell’io ed armonizza i desideri e le brame sessuali e non.
- cura l’ ENNEATIPO 2
SIGILLUM 3
- Le sue azioni a livello fisico si esplicano a livello
- intestinale curando meteorismo e coliti in genere, infestazioni da candida e clostridi
- e a livello vescicale soprattutto quando le cistiti sono dovute ad escherichia coli,
- infine presenta anche una azione a livello splenico favorendo il ricambio ematico sia della serie rossa che bianca che piastrinica.
- a livello psichico determina:
- equilibra il sistema nervoso in senso sedativo: è un antiansia
- facilita il cambiamento cioè aiuta a trovare nuove direzioni
- cura l’ ENNEATIPO 3.
SIGILLUM 4
- sul piano fisico questo rimedio è
- un grande pulitore mesenchimale di tossine e di radicali liberi inoltre favorisce l’omeostasi.
- blocca i processi auto-immunitari pertanto è utile nella sclerosi a placche, nella tiroidite autoimmune, ecc.
- a livello endocrinologico equilibrare ipofisi, ipotalamo, epifisi intervenendo sui c.d. orologi biologici pertanto è utile nei difetti di crescita, nell’amenorrea anche primaria, nelle iperprolattiemie e nelle galattoree, nelle alterazioni del ritmo sonno-veglia
- sul piano psichico:
- aiuta a raggiungere l’unità con il sé profondo equilibrando lo Yin e lo Yang (maschile – femminile, simpatico – parasimpatico ecc.)
- lavora sulla coscienza individuale distinguendo il “puro dall’impuro”
- fa emergere l’intuito.
- cura L’ENNEATIPO 4
SIGILLUM 5
- i suoi effetti sul corpo fisico sono solo indiretti in quanto ha una azione di riequilibrio dell’energia a livello di tutti i meridiani.
- a livello psichico
- facilita il rapporto con il proprio inconscio pertanto:
- favorisce l’intuizione
- permette di rilasciare le emozioni negative e di accedere a livelli di coscienza superiori
- facilitare l’allineamento con al creazione pertanto è indicato per favorire la meditazione
- favorisce la creatività nelle persone spiritualmente evolute
- permette la risonanza del DNA della persona con l’energia cosmica
- cura l’ ENNEATIPO 5
- facilita il rapporto con il proprio inconscio pertanto:
SIGILLUM 6
- le sue azioni sul corpo fisico sono:
- sanare il S.N.C. quindi trova indicazione nelle malattie mieliniche degenerative come la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica e nel morbo di Parkinson
- in ambito psichiatrico:
- riequilibra ed armonizza l’attività dei due emisferi pertanto è utile in tutte le sindromi dissociative (schizofrenia)
- a livello psichico aiuta a:
- eliminare le credenze negative
- ritrovare l’unità tra le varie personalità che si manifestano nell’individuo
- seda la componente raziocinante facilitando l’intuizione
- cura l’ ENNEATIPO 6
SIGILLUM 7
- Le sue azioni a livello somatico sono:
- facilita il drenaggio delle scorie a livello renale
- aumenta l’energia surrenalica e pertanto è un adattogeno alla fatica
- migliora il tropismo cellulare a livello gonadico (mentre la funzionalità gonadica è ottimizzata da Sigillum 9)
- a livello energetico è un armonizzatore costituzionale sia a livello fisico che mentale inoltre riequilibra tutti i chakra
- a livello psichico:
- permette l’accesso alla conoscenza superiore pertanto facilita il “profetizzare”
- riequilibra tutti i livelli nei soggetti morenti
- cura l’ ENNEATIPO 7
SIGILLUM 8
- a livello fisico
- la sua azione principale è quella di riorganizzare in senso rigenerativo ogni organo tramite l’asse endocrino in particolare equilibrando il rapporto, poco conosciuto, tra epifisi ed ipofisi.
- Inoltre ha una azione ha una azione rigenerante anche sul sistema nervoso a livello del quale migliora anche la funzionalità intellettiva favorendo l’attenzione, la concentrazione e la capacità di apprendimento
- a livello psichico:
- Aiuta ad essere più centrati su di sé impedendo di essere travolti dalle situazioni
- cura l’ ENNEATIPO 8
SIGILLUM 9
- Le sue azioni a livello fisico sono:
- riequilibratore della funzionalità gonadica maschile (utile nella oligospermia) e femminile (utile nell’oligomenorrea)
- Attiva la circolazione energetica dei meridiani
- azioni a livello psichico:
- Blocca la tendenza ad avere comportamenti auto lesionistici: abuso di sostanze voluttuarie o influenza di pensieri fobico ossessivi
- Antidepressivo, stimola la fiducia nella vita
- cura l’ ENNEATIPO 9
ENNEAGRAMMA
PSICOTIPO 1: IL PERFEZIONISTA
Critico nei confronti di se stesso e degli altri.
È convinto che ci sia un solo modo giusto.
Si sente moralmente superiore.
Tende a procrastinare per paura di sbagliare.
Usa molto il “si dovrebbe” o il “si deve”.
I tipi “uno” evoluti hanno un acuto spirito critico e sono dei modelli sul piano etico.
PSICOTIPO 2: L’ALTRUISTA
Cerca affetto ed approvazione.
Vuole essere amato ed apprezzato diventando indispensabile per gli altri.
Si è votato a soddisfare i bisogni degli altri.
Tende a manipolare le persone.
Ha molti tipi di personalità e ne mostra uno diverso ad ogni amico.
È un seduttore che non molla.
I tipi “due” evoluti sono veramente altruisti e di sostegno per il prossimo.
PSICOTIPO 3: L’ORGANIZZATORE
Cerca di essere amato per le sue capacità e realizzazioni.
E’ competitivo.
E’ ossessionato dalla preoccupazione di risultare vincitore e vive in uno stato di perenne confronto.
E’ un campione nell’apparire.
Ha una personalità particolarmente vivace e reattiva.
Confonde il vero Io con il ruolo professionale in cui si identifica.
A volte si mostra più produttivo di quanto non sia in realtà.
I tipi “tre” evoluti possono essere formidabili trascinatori, buoni organizzatori, promotori competenti e leader di squadre vincenti.
PSICOTIPO 4: IL GENIO CHE TENDE AD INCUPIRSI
E’ attirato dall’irraggiungibile: l’ideale non è mai a portata di mano.
Tragico, triste, creativo, sensibile.
La sua attenzione è focalizzata sull’amato assente, sulla perdita di un amico.
I tipi “quattro” evoluti hanno uno stile di vita creativo e sono in grado di aiutare gli altri a liberarsi dal proprio dolore.
Votati a un ideale di bellezza e ad una vita appassionata: la nascita, il sesso, le cose eccitanti, la morte, ecc.
PSICOTIPO 5: L’OSSERVATORE
Si mantiene ad una certa distanza emotiva dagli altri.
Difende la sua intimità, non si lascia coinvolgere.
“Fare a meno di….” è una sua difesa contro il coinvolgimento.
Si sente svuotato dal coinvolgimento e dalle richieste degli altri.
Suddivide gli obblighi in settori; mantiene un atteggiamento di distacco nei confronti della gente, dei sentimenti e delle cose.
I tipi “cinque” evoluti possono essere eccellenti decisionisti, studiosi ben assestati nella loro torre d’avorio o asceti che vivono in semplicità.
PSICOTIPO 6: IL COLLABORATORE FIDATO
Timoroso, coscienzioso, tormentato dal dubbio.
Portato a rimandare (il pensiero prende il posto dell’azione).
Ha paura ad agire perché esporsi può portare ad essere attaccati.
Si identifica con le cause dei deboli, per nulla autoritario, sacrifica se stesso ed è fedele alla causa.
Il 6 fobico, vacilla, si sente perseguitato e si arrende se messo alle strette.
Il 6 contro-fobico si sente perennemente messo alle strette e allora affronta colui che incute terrore aggredendolo.
I tipi “sei” evoluti possono essere ottimi compagni di squadra, soldati leali e buoni amici. Lavorano per una causa con lo zelo con cui gli altri lavorano per l’interesse personale.
PSICOTIPO 7 : L’INCORREGGIBILE OTTIMISTA
Peter Pan, l’eterno fanciullo (puer aeternus).
Dilettante, amante incostante, degustatore superficiale, avventuroso, ha un approccio da appassionato intenditore della vita.
Ha paura ad impegnarsi, vuole tenere aperte diverse possibilità ed essere sempre di buon umore.
Generalmente è felice, la sua compagnia è stimolante, ha l’abitudine di iniziare tante cose senza portarle mai a termine.
I tipi “sette” evoluti fanno ottime sintesi, sono buoni teorici e tipi illuminati.
PSICOTIPO 8: IL BOSS
Protettivo all’eccesso, prende le difese di sé e degli amici; è combattivo, prende il comando, ama la rissa. Deve dominare.
Manifesta apertamente rabbia ed aggressività; ha un profondo rispetto per gli avversari che resistono e combattono.
Cerca il contatto attraverso il sesso e i confronti faccia a faccia.
Ha uno stile di vita improntato all’eccesso: troppo, troppo tardi la notte, troppo rumoroso.
I tipi “otto” evoluti sono eccellenti leader, specialmente nel ruolo di antagonisti.
Possono difendere con forza altre persone, vogliono rendere la vita sicura agli amici.
PSICOTIPO 9: IL PACIFICO
Terribilmente ambivalente; considera tutti i punti di vista; sostituisce i propri desideri con quelli degli altri e gli obiettivi reali con attività di secondaria importanza.
Tende a stordirsi con il cibo, la TV ed il bere.
Conosce i bisogni degli altri meglio dei suoi.
Tende a prendere tempo tra una azione e l’altra, non essendo sicuro se vuole essere qui o no.
È un tipo simpatico; la rabbia viene fuori solo indirettamente.
I tipi “nove” evoluti sono eccellenti pacieri, consiglieri, intermediari e ottengono ottimi risultati quando si prefiggono uno scopo.
ENNEAGRAMMA E NECESSITÀ DI BASE
Le necessità di base sono dei bisogni essenziali che ogni uomo necessita di appagare durante la sua primissima infanzia. Quando questi bisogni non vengono soddisfatti si formano delle “ferite” nell’impalcatura psichica dell’individuo, cosicché ogni uomo, per tutta la vita, cercherà disperatamente di sanare questa necessità. Imposterà la sua vita , il suo modello di mondo, in funzione di ottenere soddisfazione al suo bisogno. Pertanto si relazionerà nei confronti del prossimo sempre con la richiesta inconscia di ottenere comprensione o fiducia o rassicurazione a secondo dei casi.
Secondo Hendrix le necessità di base sono 12:
- CURA
- FIDUCIA
- COMPRENSIONE
- ACCETTAZIONE
- RISPETTO
- AMMIRAZIONE
- RICONOSCIMENTO
- APPREZZAMENTO
- CONFERMA
- APPROVAZIONE
- RASSICURAZIONE
- INCORAGGIAMENTO
Le necessità di base sono delle ferite ancestrali legate ai genitori, perché anch’essi afflitti dalla stessa ferita e pertanto incapaci di donarla ai figli. Sono anche una rappresentazione del modo con il quale ci rapportiamo alla vita secondo gli archetipi del maschile e del femminile e, ad un livello più profondo, al modo con il quale ci rapportiamo al divino che è in noi, cioè alla coscienza e quindi alla nostra capacità di essere congruenti con noi stessi nella realizzazione dei propri carismi.
Abbiamo potuto constatare che proprio le ferite di base caratterizzano i vari psicotipi e che i prodotti Sigillum agiscono anche a questo livello nel seguente modo:
- sigillum 1 → per psicotipo 1
e per dissolvere le seguenti ferite: conferma approvazione - sigillum 2 → per psicotipo 2
e per dissolvere le seguenti ferite: apprezzamento cura - sigillum 3 → per psicotipo 3
e per dissolvere le seguenti ferite: accettazione riconoscimento - sigillum 4 → per psicotipo 4
e per dissolvere le seguenti ferite: ammirazione rassicurazione - sigillum 5 → per psicotipo 5
e per dissolvere le seguenti ferite: rispetto conferma - sigillum 6 → per psicotipo 6
e per dissolvere le seguenti ferite: incoraggiamento accettazione rassicurazione fiducia - sigillum 7 → per psicotipo 7
e per dissolvere le seguenti ferite: accettazione cura - sigillum 8 → per psicotipo 8
e per dissolvere le seguenti ferite: apprezzamento conferma - sigillum 9 → per psicotipo 9
e per dissolvere le seguenti ferite: accettazione rispetto approvazione incoraggiamento
Alle necessità di base, si devono aggiungere altre quattro necessità, che noi abbiamo chiamato “insegnamenti” perché più che bisogni ancestrali sono dei modelli di comportamento che ogni individuo impara inconsciamente dai genitori.
Questi modelli si trovano in tutte le culture ma incominciano ad essere particolarmente carenti nell’uomo occidentale, mentre si possono riscontrare ancora presenti nelle culture tribali.
Questi sono:
- FEDE NELLA CREAZIONE (ovvero fiducia nella vita, nel futuro)
- INTEGRITÀ INTERIORE (ovvero mantenere fede ai propri valori)
- IMPECCABILITÀ NELLA PAROLA E NELL’AZIONE (congruenza tra ciò che si dice e ciò che si pensa)
- FORZA DI VOLONTÀ
L’acquisizione di queste quattro condizione e la loro applicazione è necessaria affinché ogni ENNEATIPO possa evolvere superando i propri limiti caratteriali.